I primi sintomi dell’influenza

cura e rimedi per curare il raffreddore e l'influenzaL’influenza insorge all’improvviso, da un giorno all’altro, senza alcun sintomo premonitore. Si comincia a provare un senso di malessere diffuso e ci si sente deboli. Dopo il periodo di incubazione, che può durare da uno a 3 giorni, arrivano i primi disturbi tipici di questo malanno di stagione. L’influenza esordisce bruscamente con la comparsa di febbre elevata, che raggiunge rapidamente il suo picco massimo (39-40°C) entro 12-24 ore, sensazione di freddo e brividi intensi, con la tipica sensazione di “ossa rotte”. E arriva anche il mal di testa, accompagnato spesso dal fastidio per la luce (fotofobia).

La più elevata incidenza di influenza si registra nei bambini in età scolastica e negli adolescenti, mentre si riduce con il progredire dell’età, tanto che i tassi d’attacco sono circa quattro volte inferiori nelle persone di età superiore a 60 anni rispetto ai gruppi più giovani di età. Negli anziani l’influenza può avere caratteristiche diverse rispetto a quelle dell’adulto. All’esordio, i sintomi possono essere più subdoli (soprattutto dopo i 70 anni) con febbre che raramente supera i 38°C, mentre prevalgono disturbi comportamentali e segni neurologici (stato soporoso, confusione mentale, vertigini, incontinenza urinaria e fecale) che provocano anche un rischio di cadute accidentali.

Nei paesi a clima temperato di solito arriva durante l’inverno o all’inizio della primavera.

Quando rivolgersi al medico

Ci si deve rivolgere al medico nei seguenti casi:

  • se l’influenza colpisce un bambino piccolo, una persona anziana oppure un soggetto affetto da disturbo polmonare o cardiaco
  • se la febbre sale oltre i 39°C o se la febbre, leggera o media, non scompare entro tre giorni dall’inizio
  • se si verificano uno o più di questi sintomi: irrigidimento della zona tra la nuca e le scapole, difficoltà di respiro, tosse, dolori al petto, irregolarità del battito cardiaco, irregolarità della circolazione sanguigna, verificabile soprattutto nelle caviglie che appaiono gonfie e con il reticolo venoso visibile
  • se la convalescenza si protrae per un lungo periodo ed è accompagnata da tosse e da una sensazione di spossatezza.

 

Rimedi fatti in casa

Quando ci si ammala di influenza è buona regola seguire alcune norme igieniche e comportamentali:

  • riposare a letto, cercando di evitare un clima troppo secco nell’ambiente (per esempio, usando un umidificatore)
  • non coprirsi troppo, soprattutto in caso di febbre alta, perché questo favorisce il surriscaldamento del corpo
  • seguire una dieta leggera, ma che sia sufficientemente calorica
  • mantenere una buona idratazione bevendo almeno un litro di acqua al giorno, succhi di frutta, brodo e latte
  • astenersi dal fumo e dal consumo di bevande alcoliche.

È consigliabile controllare la febbre affinché non raggiunga valori molto elevati (nei bambini piccoli soprattutto); devono poi essere evitati gli sfebbramenti rapidi e ravvicinati che possono comportare perdite cospicue di liquidi. I farmaci più utilizzati, antipiretici e antidolorifici, sono detti sintomatici perchè portano un certo sollievo ai sintomi, ma non vanno usati per periodi troppo lunghi e senza controllo medico perché potrebbero avere effetti collaterali.

L’utilizzo di farmaci contro la tosse deve essere valutato caso per caso e va preso in considerazione soprattutto quando la tosse è molto insistente e tale da compromettere (soprattutto nei bambini) l’alimentazione e un sonno soddisfacente. Tra i farmaci antitussigeni vanno preferiti quelli che agiscono deprimendo il riflesso della tosse, mentre quelli sedativi vanno riservati alle situazioni in cui può essere utile anche la sedazione del paziente. Nel caso di tosse produttiva vengono generalmente impiegati farmaci ad attività espettorante o mucolitica.

Il ricorso alla terapia antibiotica in corso di influenza non deve essere indiscriminato ma richiede da parte del medico una valutazione ragionata di diverse variabili quali l’età del paziente, la presenza di concomitanti malattie che espongono ad un rischio di complicazioni batteriche e soprattutto una attenta valutazione del quadro clinico. Gli antibiotici potranno esser prescritti quando si sospetta una complicazione batterica, segnalata dalla persistenza e dalla gravità dei sintomi: ad esempio, una temperatura corporea elevata oltre 3-5 giorni, la comparsa o l’aumento di espettorazione con aspetto purulento, difficoltà a respirare.

 

Prevenzione

La migliore prevenzione dell’influenza è rappresentata dal vaccino. La vaccinazione è consigliata a tutte le categorie “a rischio”, ma anche a coloro che lavorano in comunità (per esempio ospedali, case di riposo, scuole) o che svolgono lavori di pubblica utilità (per esempio vigili del fuoco e poliziotti). Chiunque lo desideri può vaccinarsi, acquistando, previa ricetta medica, il vaccino in farmacia.
Esistono anche dei farmaci che stimolano il sistema immunitario e fortificano l’organismo.

Ecco alcune precauzioni utili durante l’epidemia:

  • cercare di evitare il contagio tenendosi lontano, per quanto possibile, dai luoghi affollati: questo vale soprattutto per le persone a rischio, come bambini, anziani, malati di cuore e ai polmoni o i soggetti molto debilitati
  • in casa far cambiare l’aria spesso
  • cercare di tenere efficiente il sistema immunitario, con un’alimentazione ricca di vitamine, oligoelementi e minerali. Il sostegno al sistema immunitario è particolarmente necessario per chi conduce una vita stressante, lavora molto o è debilitato.